Trento, 14 settembre 2017
“ecco la tua madre” (Gv 19,27)
Carissimi confratelli, aggregati/e e amici dell’Opera,
Il nostro calendario di Congregazione è costellato di varie feste, tipiche nostre, trasmesseci dal nostro fondatore P. Mario Venturini. Una di queste, a lui cara, è la festa di Maria Madre del Sacerdote.
È una ricorrenza che vogliamo celebrare come momento forte della nostra spiritualità. Invochiamo Maria Madre del Sacerdote con lo stesso animo con cui P. Venturini ricorreva a lei. Viveva questa devozione fin dalla sua formazione seminaristica e molto più fortemente quando sacerdote e dentro la Congregazione.
Ho fatto alcuni passi indietro per vedere come alcune persone, singolari nella Chiesa, hanno presentato e vissuto la devozione mariana.
Papa Pio XII nel 1950, nella esortazione “Menti nostrae”, rivolta al clero, scrisse: “… Ed infine, quando sperimentate più gravi le difficoltà nel cammino della santità e nell’esercizio del vostro ministero, volgete fiduciosi gli occhi e l’animo a Colei che è madre dell’Eterno Sacerdote ed è perciò madre di tutti i sacerdoti cattolici… Se Maria ama tutti di tenerissimo amore, in modo tutto particolare essa predilige i Sacerdoti, che sono viva immagine del suo Gesù. Confortatevi al pensiero di questo amore della Madre divina per ognuno di voi e sentirete più facili le fatiche della vostra santificazione e del mistero sacerdotale”.
P. Mario Venturini gioì per il fatto che il papa la invocasse sotto questo titolo. Nella predicazione, nei dialoghi con i sacerdoti, a tutti i sacerdoti raccomandava questa devozione, ma la volle forte soprattutto nei suoi figli e oggi la continuiamo recitando la preghiera che ci è stata tramandata e ripetiamo nelle nostre comunità: “Raccolti attorno a te, o Maria, Vergine immacolata, con gioia ti proclamiamo “Madre del Sacerdote” e invochiamo il tuo aiuto”.
Papa Francesco nel Giubileo dei sacerdoti nel Giugno del 2016 disse: “Quando voi sacerdoti vivete momenti oscuri nel più intimo del cuore, guardate solo Maria, andate là e lasciatevi guardare da Lei, in silenzio. Lasciatevi guardare dalla Madonna!”. Il Papa ricorda che presi per mano da lei, aggrappandoci al suo manto – anche Gesù si è aggrappato al manto della Madonna – nelle turbolenze spirituali bisogna incontrare rifugio sotto il suo manto e sotto il suo sguardo. Afferma il papa Francesco: “Gesù ha promesso che non ci lascerà orfani e nella Croce ci dà la sua Madre. A partire da quel momento, Lei diventa la nostra Madre, quella che ci custodisce e non ha vergogna di noi, ci difende”.
Abbiamo questi esempi, questi stimoli per vivere la devozione a Maria, Madre del Sacerdote. Sia nella devozione personale come comunitaria, sentiamo Maria vicina, molto vicina a noi, sotto le nostre piccole o grandi croci personali e preghiamola di guardare a tutti i sacerdoti inchiodati sulla croce del martirio, della persecuzione, della incomprensione, della solitudine, della malattia, della stanchezza, delle piaghe e miserie umane. Il nostro carisma e spiritualità ci chiedono questa carità sacerdotale.
Buona festa a tutti.
Un saluto e abbraccio fraterno.
P. Carlo Bozza