Svegliaci dal nostro torpore

Non accorgerci di nulla:
per te, Gesù, è proprio questa la cosa peggiore che ci può accadere.
Fare come se nulla fosse,
continuare a vivere
senza curarci di trovare la bussola,
un senso, una direzione, un significato.
Ritenere che questo mondo
sia semplicemente eterno,
una sorta di perenne circolo vizioso
senza né capo né coda,
in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa.
Da questo tu, Gesù, ci vuoi mettere in guardia.
Il rischio è che viviamo, senza neppure percepire
quanto sia decisivo quello che sta per realizzarsi.
Destati, dunque, Signore, strappaci al lungo torpore,
apri i nostri occhi assonnati,
scalda il nostro cuore intorpidito.
Noi ci rivolgiamo a te:
non lasciarci affondare nella palude del consumismo,
nelle sabbie mobili della pigrizia,
nel gorgo della disillusione, nel fango dell’egoismo.
Apri i nostri orecchi:
la tua Parola risuoni con forza
e ci getti decisamente
sulle strade dell’attesa e della speranza.

Roberto Laurita

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