Il ricordo di quello che si è visto

«Non si può restare sempre sulle vette, bisogna ridiscendere….
A che pro, allora? Ecco: l’alto conosce il basso, il basso non co-nosce l’alto. Salendo, devi prendere nota delle difficoltà del tuo cammino; finché sali, puoi vederle. Nella discesa, non le vedrai più, ma saprai che ci sono, se le avrai osservate bene. Si sale, si vede. Si ridiscende, non si vede più; ma si è visto.
Esiste un’arte di dirigersi nelle regioni basse per mezzo del ri-cordo di quello che si è visto quando si era più in alto.
Quando non è più possibile vedere, almeno è possibile sapere».
(Renè Daumal)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *