L’uomo è spinto in avanti. Un segreto ardore lo trascina verso qualcosa d’altro e di nuovo. Essere uomo significa: non fermarsi, non prendere riposo, avere qualcosa da fare, essere alla ricerca di… Perciò l’esistenza umana è vissuta come un compito da assolvere, come possibilità da realizzare, come vocazione da vivere, un appello al quale rispondere. Essa è dono e compito. L’esistenza è appello. Alla luce di quest’appello l’esistenza appare come compito. Non può essere vista in primo luogo come un impulso cieco predeterminato, né come un dovere, spersonalizzato di tipo kantiano… L’uomo si rivela come un essere che è fondamentalmente orientato verso il futuro, muovendosi sotto un appello: è un essere di speranza, anche là dove i ragionamenti (fallaci) insegnano che la speranza è impossibile ed illusoria. L’uomo è da fare ed ogni essere umano è in cammino: homo viator.
Gevaert, Filosofia dell’uomo.