È  la vita stessa a porre la domanda

Se riflettiamo sul nostro fondo originario, ci è gioco forza imprimere alla domanda di senso un rovesciamento davvero copernicano, giacché è la vita stessa a porre la domanda. L’uomo non ha nulla da chiedere: è piuttosto lui stesso l’interrogato, colui che deve rispondere alla vita, di cui è responsabile.
E le risposte dell’uomo non possono essere che concrete risposte a concrete domande. … Per auto-trascendenza intendo il fatto che essere-uomo vuol dire fondamentalmente essere orientato verso qualcosa che ci trascende, verso qualcosa che sta al di là e al di sopra di noi stessi, qualcosa o qualcuno, un significato da realizzare, un altro essere umano da incontrare e da amare. Di conseguenza l’uomo è se stesso nella misura in cui si supera e si dimentica.

(Victor Frankl, Logoterapia e analisi esistenziale)

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