L’umanità contemporanea in massa non prega più, ed è per questo che essa si asfissia. Pregare, in effetti, significa non essere più imprigionati in un al di qua privo di senso, significa emergere nell’infinito, respirare l’immenso, prendere fiato alla superficie dalle acque sanguinanti o torbide della storia, riempire tutto il proprio essere dello Spirito.
O. Clement, Anacronache