Dammi, Signore, il tuo Spirito perché io possa comprendere le tue parole di vita eterna. Senza il tuo Spirito io posso guastare le tue realtà, stravolgere la tua parola, cosificare l’eucaristia, costruirmi una fede su misura, temere i tuoi precetti, considerare la tua legge una morale da schiavi.
Dammi il tuo Spirito perché non mi tiri indietro, non ti abbandoni, nei momenti della prova, quando tu mi sembri disumano nelle tue richieste, quando il vangelo, invece che una lieta notizia, appare una minaccia alla mia realizzazione, quando l’alleanza con te mi sembra una catena opprimente.
Tu lo sai, Signore, che anche i tuoi santi si sono lamentati qualche volta con te. S. Teresa d’Avila ti diceva che capiva perché tu avessi pochi amici, dal momento che li trattavi così duramente. Se però mi darai il tuo Spirito, non dico che non mi lamenterò, ma sicuramente non ti abbandonerò, perché resterò radicato e legato a te, ben lieto di seguirti, magari con pochi altri. Infatti «tu solo hai parole di vita eterna»