Signore Gesù, dammi un’intima cognizione di te, ma vasta, profonda,
quanto più grande è possibile perché ti ami come vuoi essere amato da me.
Dammi quella conoscenza intima e soave che tu solo sai comunicare alle anime.
E perciò dammi la grazia di vivere raccolto, di vivere nel tuo SS. Cuore,
sempre, ma specialmente durante i ministeri,
quando per le varie distrazioni e per la fascinatio nugacitatis (fascino della follia)
c’è pericolo di perdere quel contatto con te,
che fa cessare quell’intima comunicazione al tuo spirito,
alla vita del tuo cuore.
Padre Mario Venturini, Memorie, Trento, 15 giugno 1948