Circondare le proprie decisioni di buone ragioni. Entra in gioco quando non riusciamo ad ottenere qualcosa e diciamo che non era poi così importante (“razionalizzazione dell’uva acerba” dalla favola di Esopo) o quando cerchiamo di farci andare bene qualcosa che non ci piace (la razionalizzazione del limone dolce). In altre parole, la razionalizzazione consiste nel costruire attribuzioni, ipotesi o ragioni esplicative “di comodo”, per poter contenere e gestire l’angoscia.
Es: il genitore che picchia il bambino dicendo che è per il suo bene oppure rinunciare a un qualcosa d’importante perché si è auto-convinto che non ne vale più la pena