Vivere il tempo presente

Noi siamo ora. Non domani, non ieri, ora.
Perché nonostante questa sia l’unica verità alla quale possiamo giungere passiamo la maggior parte della nostra vita sbilanciati fra passato e futuro?
La nostra mente è un potente strumento, eppure la usiamo per vivere un tempo che ancora non esiste o che non potrà mai più tornare.
Se dicessi che possiamo anche da subito essere felici e stare bene cosa mi direste? Il punto è che per farlo dovremmo essere in grado di controllare la nostra mente, i suoi capricci, i suoi umori, il suo costantemente ripiegarsi su se stessa.
Viviamo ripensando al passato o proiettandoci nel futuro e questo raramente ci rende felici. Al contrario, ci porta ad aumentare l’insofferenza e l’incertezza. Una delle mie pazienti con problemi di ansia – la verità è che ho molti pazienti che soffrono di ansia – mi raccontava, durante una delle ultime sedute, che da anni è tormentata dall’idea che, durante una riunione di lavoro o in un’altra qualsiasi situazione, le possa prendere un infarto. La sua ansia le provoca le palpitazioni e così tanta agitazione che teme di avere un attacco i cuore. Piange e soffre moltissimo ogni volta che vive una situazione difficile perché non vuole morire per un attacco cardiaco.
Sprechiamo tempo ed energie concentrandoci nei ricordi del passato e la maggior parte delle volte sono pensieri dannosi, oppure, ci tormentiamo per pianificare al meglio il futuro. I bambini vogliono essere adolescenti, gli adolescenti adulti, gli adulti più giovani. Molte persone non sono felici del tempo che vivono e vorrebbero essere altrove. Così facendo, non vivono il momento e s’immaginano nel passato o nel futuro.
“Se non avessi quest’età, le cose che farei!”, “Oh, se fossi maggiorenne!”.
Passiamo il tempo a lamentarci perdendo così l’unico tempo che abbiamo a disposizione, il presente.
La nostra mente è preparata ad affrontare i pericoli e, per questo, cerchiamo soluzioni per metterci in salvo. Il problema è che oggi consideriamo pericolo situazioni, persone ed emozioni che non lo sono o che non meritano tutta l’attenzione che gli attribuiamo. Non ci sono né lupi né leoni, nemmeno persone malvagie intorno a noi; anche se ce ne fossero, non sono la maggioranza. Però giudichiamo: prevediamo fallimenti, disgrazie e rimuginiamo continuamente nel passato, sviluppiamo un senso di colpa per come sono andate le cose. In questo modo, dimentichiamo di essere vivi.
Dovremmo, in buona sostanza, educarla a stare nell’unico tempo che effettivamente esiste.
abbiamo bisogno di praticare di consapevolezza.
Ciò significa allenare la mente a stare nel presente. Significa entrare in contatto, nel presente, con ciò che effettivamente siamo.
In vista di questa bellissima estate vi suggerisco di iniziare a praticare o se già lo fai di intensificare o riprendere in mano questa  pratica. Più riusciremo a stare nel presente e più riusciremo a vivere.

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