Che cosa ci comandi quindi? Di vivere, facendo sfoggio delle nostre buone opere e cercandogli onori? Assolutamente no; io non dico nulla del genere. Infatti, non ho detto: «Cercate di mostrare le vostre opere buone». E non ho detto neppure: «Fatene sfoggio», ma ho detto «la vostra luce brilli», cioè: la vostra virtù sia eminente, la vostra fiamma calda, la vostra luce splendente. Infatti, quando raggiunge questo livello, la virtù non può restare nascosta, anche se colui che la possiede facesse di tutto per mantenerla in ombra. Tenete quindi davanti a loro una condotta irreprensibile ed essi non avranno alcun serio motivo di accusarvi; ma, anche se aveste migliaia di accusatori, nessuno potrà ricacciarvi nell’ombra. E il termine luce è ben scelto; infatti, nulla mette tanto in luce un uomo, anche se volesse passare del tutto inosservato, quanto lo splendore della virtù. Si direbbe che egli è rivestito dei raggi del sole, ma è ancor più splendente, poiché, invece di dirigere i suoi raggi verso la terra, egli attraversa persino il cielo.
(Giovanni Crisostomo, Omelie sul Vangelo di Matteo, 15,6-7).