Ti ho incontrato, o Signore, quando meno ti aspettavo.
Al principio fu una scoperta quasi inavvertita.
I tuoi passi furono silenziosi, come quelli di una mamma
che ha paura di svegliare il suo bambino.
Le tue parole furono appena pronunciate, con dolcezza infinita.
La tua mano sfiorò i miei vestiti e i miei occhi si aprirono ad una luce dorata.
Ti riconobbi, Signore,
dopo aver camminato con te un giorno intero.
Capii allora che, quando ti cercavo, già ti possedevo,
quando ti sentivo lontano, tu eri vicino.
Eri tu che mi cercavi: aspettavi solo che ti riconoscessi.
Eri tu, Signore, vicino a me: nel sorriso, che avevo colto;
nella parola dolce e misteriosa che avevo ascoltato;
nell’amore puro e delicato che avevo scoperto;
negli occhi di un bimbo che mi avevano guardato;
nella coppia di innamorati che, camminando,
si tenevano per mano;
in quei due sposi che spingevano avanti la carrozzina;
nel povero che, lungo la strada, mi ha chiesto un po’ di pane;
nei solchi del patire, ove l’uomo è straziato e percosso;
nella brezza del fresco mattino che ristora i miei polmoni;
nel fiore che ho colto, con stupore,
tra le macerie di una casa da tempo caduta a pezzi.
Tardi ti ho riconosciuto, Signore,
ma in tempo per spendere validamente la vita,
in tempo per cantare e manifestare l’amore,
in tempo per gridare a tutti l’alleluia della vita.
Aiutami, Signore, a restare per sempre accanto a te
e a riconoscerti sempre in ogni volto che incontro
e in ogni pagina della storia che io vivo.
Amen.