Non v’è però spirito di adorazione se non accompagnato da un vivo sentimento di riconoscenza.
Se il Signore non badando alla mia assoluta miseria, e alla mia malizia tanto grande, si è degnato di chiamarmi al Suo servizio, in una Congregazione da Lui in particolar modo diletta, non sarà mio stretto dovere dargliene un sentito, vivo e costante ringraziamento?
(PADRE MARIO VENTURINI, Esortazione CVII – Roma, 3 dicembre 1950)