Il canto che venni a cantare
non ho ancora cantato.
Tutto il mio tempo ho passato
a tendere e ad allentare
le corde del mio strumento.
Il tempo non è venuto giusto,
le parole non sono state disposte
correttamente.
Nel mio cuore c’è solamente
un’agonia di desideri.
Il fiore non è sbocciato
e il vento passa sospirando.
Non ho veduto il suo volto,
la sua voce non ho ascoltato –
ho udito soltanto i suoi passi
sulla strada davanti alla mia casa.
Un giorno intero ho passato
Lungo come una vita
a stendere in terra il tappeto
dov’egli possa sedersi.
Ma la lampada non è stata accesa,
e non posso invitarlo ad entrare.
Vivo nella speranza
di poterlo al fine incontrare,
ma non l’ho ancora incontrato.
(Tagore, Gitanjali, XIII)