La Morte aveva finito il suo beffardo discorso
e la voce di nostro Signore risuonò
fragorosamente nello Sheol,
aprendo ogni tomba una per una.
Terribili spasimi afferrarono la Morte nello Sheol;
dove la luce non era mai stata,
raggi brillarono dagli angeli che erano entrati
per far uscirei morti a incontrare
il Morto che ha dato vita a tutto.
La morte di Gesù è un tormento per me (dice la Morte),
vorrei averlo lasciato vivo:
sarebbe stato meglio per me che la sua morte.
Qui c’è un morto la cui morte trovo detestabile;
alla morte di ogni altro io gioisco,
ma la sua morte mi tormenta,
e aspetto che torni alla vita:
durante la sua vita egli ha fatto rivivere
e portato di nuovo alla vita tre morti.
Ora attraverso la sua morte i morti
che sono venuti di nuovo alla vita
mi calpestano alle porte dello Sheol
quando vado per trattenerli.
Correrò e chiuderò le porte dello Sheol
davanti a questo Morto
la cui morte mi ha rapinato.
Chi sentirà ciò si meraviglierà
della mia umiliazione,
perché sono stata sconfitta
da un Morto venuto da fuori:
tutti i morti vogliono andare fuori,
e lui insiste per entrare.
Un farmaco di vita è entrato nello Sheol
e ha riportato i suoi morti indietro alla vita.
Sant’Efrem il Siro, Inni sulla Risurrezione
È un bellissimo inno.