Molto spesso il concetto di routine è stato bistrattato. Associamo la routine alla ripetizione, alla noia, alla perdita di vita… Il dizionario Treccani descrive della routine con queste affermazioni: “Modo, ritmo di vita e di attività che si ripete giorno per giorno, sostanzialmente immutato, con senso di monotonia: r. di vita (faccio la solita r.: casa e ufficio), r. di lavoro, e lavoro di r., ripetitivo e meccanico; una r. alienante“. In realtà la routine è vita e, per inciso, la nostra vita. Nulla come la routine è in grado di costruire in noi ciò che siamo, di rinforzarci o indebolirci.
Nei momenti di difficoltà, quando la vita più che mai sembra volerci chiedere il conto, la routine quotidiana, le abitudini che abbiamo costruito in noi, ci sostiene, aiutandoci a mantenere o ritrovare l’equilibrio.
Il suggerimento che vorrei così dare oggi è quello di pianificare la nostra routine quotidiana. Usando il grande contenitore del tempo, delle ore e dei minuti, decidiamo come voler distribuire le tante attività. Soprattutto pensiamo a cosa esse costruiranno in noi nel lungo tempo. A che cosa ciascun impegno quotidiano farà crescere o morire dentro di noi. Ciò che faremo diventeremo.
In altri tempi si chiamava carattere.