La logica dell’amore

Nella casa del Padre ci sono molti posti (Gv. 14,2) dice Gesù. In essa ogni figlio di Dio ha il suo posto unico. Devo allora abbandonare tutti i paragoni, tutte le rivalità e le competizio-ni ed arrendermi all’amore del Padre.
Ciò richiede un salto di fede perché ho poca esperienza di un amore che non si abbandoni a paragoni e non conosco ancora il potere salvifico di un tale amore. Dio mi spinge a rag-giungere la sua casa. Nella luce di Dio io posso finalmente vedere il mio vicino come mio fratello, come colui che appartiene a Dio quanto appartengo io. Ma fuori dalla casa di Dio, fuori dalla sua logica di amore, fratelli e sorelle, mogli e mariti, genitori e figli, diventano rivali e perfino nemici; ognuno continuamente afflitto da gelosie, risentimenti, sospetti. Ma una siffatta situazione è solo fonte di dolore e di angoscia. In essa ogni cosa perde la sua spontaneità. Ogni cosa diventa sospetta, preoccupante, calcolata, e ci si abbandona a mille congetture. Non c’è più alcuna fiducia. C’è una via d’uscita? C’è uno sbocco dal ri-sentimento verso il mio fratello, che nasce dal mio bisogno di essere amato? Sì, c’è.
Lasciarmi trovare da Dio Padre e sentirmi amato. Devo rivendicare a me stesso la mia condizione di figlio datami da Dio. Solo sentendomi unico, vedrò che l’amore di Dio non è esclusivo, ma comprende e sa mare, in modo unico e irripetibile, ciascun uomo. E anch’io farò lo stesso.
(J.H. Nouwen).

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