La tiepidezza, in cui l’anima non è «né calda né fredda»
— non odia decisamente e neppure decisamente ama —
è uno stato nel quale si rigetta Dio e la sua volontà
pur mantenendo una parvenza esteriore di amore per lui,
per tenersi lontani dagli impicci
e salvare la presunta buona fama.
È la condizione a cui arrivano ben presto
coloro che sono abitualmente ingrati
per le grazie che Dio fa loro.
Chi risponde davvero alla bontà di Dio
e riconosce di aver tutto ricevuto,
non può normalmente essere un cristiano a metà.
La vera gratitudine e l’ipocrisia
non possono esistere insieme:
sono assolutamente incompatibili.
La gratitudine di per sé ci rende sinceri
— altrimenti, vuol dire che non è vera.
Thomas Merton, Pensieri nella solitudine