Nel chiaro-oscuro del mio cuore
dove nascono le mie decisioni,
me ne rendo conto:
la strada stretta del tuo Vangelo
è la sola che mi allarga
alle mie piene dimensioni di umanità.
Ma quanto è compromettente, Signore,
il tuo strano cammino luminoso!
Ed è per questa ragione che in esso mi impegno
con tanta prudenza,
un po’ in avanti, un po’ indietro,
un’azione che si ferma
prima di raggiungere l’assoluto,
una parola taciuta prima di coinvolgermi
in un’accettazione definitiva,
una mano tesa timidamente
e subito ritirata,
per paura di essere preso sul serio
per un “sì” che dice impegno.
Avanzare su questa strada,
mi rendo conto, Signore,
è lo stesso che perdersi
perché conduce al limite estremo
dell’offerta di sé,
della trasformazione interiore,
dell’umiltà e dello sguardo favorevole,
e del mettersi in ginocchio per servire il prossimo!
(A. HARI – C. SINGER, In cammino Natale, Bologna, EDB, 2005).