«Noi dobbiamo portare il piccolo contributo della vita interiore nostra a tutti gli Esercizi che si predicano al Clero nel mondo universo: dobbiamo aiutare tutti i predicatori e tutti gli Esercitanti perché il frutto di questo lavoro di perfezione sia abbondante. Sarebbe troppo poco per noi se fossimo in grado di predicare ogni anno cento e mille Corsi di Esercizi: dobbiamo lavorare in tutti gli Esercizi che si predicano al Clero del mondo universo, vogliamo aver parte e aiutare in tutte le opere ed azioni sante che si fanno nella Chiesa per la santificazione dei prediletti del Signore.
Godete perciò tutti voi Religiosi dell’Opera, dal primo all’ultimo arrivato; godete in particolare modo tutti voi che non siete Sacerdoti, perché é grande la vostra missione nella Chiesa di Dio, é grande il posto che occupate nella Congregazione, grande il vostro lavoro e il vostro merito, poiché l’umile vostra preghiera, i piccoli vostri sacrifici ignorati e nemmeno sospettati, tutti i vostri sudori, valicano le mura delle nostre Case e si disperdono per tutta la faccia del mondo, dove vi é un Sacerdote da aiutare, un Missionario, un Chierico indigeno che Il Signore vuol far santi non con la vostra predicazione, ma con la preghiera vostra, e con i vostri piccoli atti di virtù.
Sono belle queste considerazioni, e tanto più belle perché sono vere, ma bisogna spesso richiamarle alla mente, illuminarle alla luce della grazia, riscardarle al fuoco del nostro cuore, perché la natura ha tutto l’interesse ad oscurarle, a metterle in dubbio per dimenticarle alla fine.
Povera Congregazione, se avesse religiosi che non la pensano così: ne avesse anche alcuni che non si sentissero dominati da questo spirito tutto suo proprio: minerebbero poco a poco tutto l’edificio il quale ben presto cadrebbe.
Il Clero ha sempre avuto bisogno di anime che pregassero per la sua santificazione: al presente questo bisogno aumenta sempre più: la nostra vocazione esige che rispondiamo con fedeltà e generosità a questo bisogno!
Gesù e Maria ci aiutino perché comprendiamo e viviamo con perfezione questa sublime vocazione. A tale scopo unisco anche la mia benedizione, povera, ma che vi do con grande cuore».
P. Mario Venturini, Esortazioni, vol. II; Intra, 25 luglio 1955